ADP (9.56) par Badabing

Vi posto una rece di 9.56 (aka APT) stilosissimo haunting movie di (Corée du Sud) (asian for ever, for ever asian) che ho visto su youtube grazie ad una genia che ha messo una cifra di film online, tutti rigorosamente asiatici. Devo dire che mai piu' guardero' un film cosi' perche' l'esperienza e' stata sgradevole e mi ha fatto venire l'emicrania... i film vanno visto come si deve, soprattutto un ottimo flick come questo che meritera' un noleggio, qualora, come spero, dovesse uscire nel mercato home video. Gli elementi dell'orrore moderno e tecnologico sono tutti riuniti in questo 9.56, a partire da un alienante condominio - la base del plot - dall'industrializzazione alla dimensione atomizzante lavorativa, fino ad arrivare all'estrema solitudine, a volte indotta dalla societa', altre volte cercata come nel caso degli Hikikomori (da wikipedia: Hikikomori (ひきこもり o 引き篭り, "stare in disparte, isolarsi") è un termine giapponese che sta ad indicare un fenomeno comportamentale riguardante gli adolescenti e i giovani post-adolescenti in cui si rigetta la vita pubblica e si tende ad evitare qualsiasi coinvolgimento sociale. Si tende quindi ad isolarsi chiudendosi nelle proprie case e interrompendo ogni genere di rapporto con gli altri, fuori dalle mura domestiche. L'hikikomori diventa schiavo della propria vita sedentaria, gioca con videogiochi e guarda la televisione durante tutto il proprio tempo libero. L'unico mezzo di comunicazione che usa è internet, con cui si crea un vero e proprio mondo tutto suo, con amici conosciuti online.

Il termine può essere utilizzato sia per definire il fenomeno in sé, sia i soggetti che ricadono nel gruppo di persone che fanno parte di questo fenomeno (esempio: Quel ragazzo è un hikikomori). Molti casi nascono per via di disavventure scolastiche o lavorative oppure per problemi di carattere psicologico. Secondo una stima del Ministero della sanità giapponese il 20% degli adolescenti maschi giapponesi sarebbero hikikomori. In realtà sembrerebbe che questo "stato" affligga non soltanto i ragazzi, ma anche le ragazze.)

Una volta ancora il cinema cacariso si dimostra infallibile nel descrivere, in salsa horror, il tema del disagio tecnologico, direi che la qualita' migliore di 9.56 e' lo stile, davvero unico con cui il film si svolge, senza cadere un po' nel gia' visto (fantasma incazzoso che si vendica, capelli e sviolinii stridolanti a gogo) soprattutto per una come me, che si sta facendo crescere i capelli fino ai piedi per esorcizzare la terribile Sadako e company. Cuddles.

Ah, particolare tecnico: lei e' una figa from the outer space !